Addio Portogallo, ormai hai fatto il tuo tempo. Il Paese preferito dai pensionati italiani è un altro dove si pagano pochissime tasse e si può ancora vivere con 1000 euro al mese o anche meno.
Per anni la destinazione preferita dei pensionati italiani che sceglievano di trasferirsi all’estero, è stata il Portogallo. Oltre ad essere un paese affascinante e simile all’Italia, il Portogallo offriva una tassazione agevolata ai pensionati provenienti da altri paesi europei. Da quest’anno, però, le politiche economiche sono cambiate.
Di conseguenza trasferirsi in Portogallo dopo la pensione ormai non ha più alcun vantaggio dal punto di vista fiscale e, tra l’altro, causa inflazione, negli ultimi anni il costo della vita è anche parecchio aumentato. La nuova “mecca” dei pensionati italiani, quindi, è diventata un’altra.
Si tratta di un Paese dove si paga solo il 5% di tasse e dove si può vivere bene anche con una pensione nella media, intorno ai 1000 euro. Ciliegina sulla torta: si tratta di un paese davvero stupendo, sul mare. Nel prossimo paragrafo vediamo dove si trova questo posto delle meraviglie e tutti i vantaggi che offre.
Addio Portogallo: il nuovo paese prediletto dai pensionati è questo
Tasse troppo alte e costo della vita che continua a crescere: queste sono le principali problematiche che lamentano molti pensionati italiani i quali, ad un certo punto, decidono di andare a vivere altrove per poter ancora arrivare alla fine del mese dignitosamente anche con un assegno di 1000 euro. Scopriamo qual è la nuova “mecca” dei pensionati italiani.
Da quest’anno, come anticipato nel paragrafo precedente, i pensionati che decideranno di trasferirsi in Portogallo dovranno pagare le stesse tasse dei portoghesi. Pertanto non c’è più alcun vantaggio fiscale. Dunque addio Portogallo, il nuovo “Paradiso” è la Tunisia, splendido Paese situato sulla costa settentrionale dell’Africa.
La Tunisia è un paradiso sotto tutti i punti di vista: mare, clima mite, sole quasi tutto l’anno e, soprattutto, tassazione che non supera mai il 5%. Ricordiamo che in Italia, invece, le pensioni sono tassate con le medesime aliquote Irpef degli stipendi. Anche in Tunisia, come in Italia, la tassazione va a scaglioni ma le percentuali sono ben diverse. In primo luogo le tasse si applicano solo sul 20% del lordo: entro i 1500 euro non si pagano tasse; tra i 1500 e i 10.000 euro si paga un’aliquota del 2,5% e sopra i 10.000 l’aliquota sale fino al 5%.
Pertanto un pensionato che riceve una pensione italiana di 1000 euro al mese non pagherà tasse e riuscirà ad arrivare alla fine del mese senza fare i salti mortali in quanto anche il costo della vita è notevolmente più basso rispetto all’Italia. Ad esempio una cena al ristorante costa, in media, 10 euro a persona mentre l’affitto di una casa di fronte al mare, con due camere e giardino non supera i 450 euro al mese.
